L’overdose o “intossicazione acuta” si raggiunge con l’assunzione eccessiva di una sostanza o mescolando insieme alcuni tipi di sostanze tra loro.
C’è sovradosaggio quando l’assunzione supera il grado di tossicità e provoca nell’organismo la compromissione delle funzioni vitali (c’è quindi il rischio di morte).
L’overdose è un fenomeno che riguarda in generale tutte le sostanze stupefacenti, in particolare ne è a rischio maggiore chi consuma eroina, cocaina e altri stimolanti.
Solitamente si presenta:
- se si assume una sostanza tagliata con altre e la combinazione di queste accentua gli effetti depressivi sul sistema nervoso centrale
- se si assumono insieme sostanze aventi tutti la caratteristica di essere dei depressori del sistema nervoso centrale (barbiturici, tranquillanti, oppiacei, alcol, ansiolitici)
- se la sostanza che si assume è maggiore di quella che l’organismo riesce ad assorbire
- se c’è ipersensibilità ad una certa sostanza
L’assunzione di quantità elevate di cocaina (soprattutto per via endovenosa) può determinare il fenomeno dell’overdose, che si manifesta in una repentina depressione del sistema nervoso centrale dopo la stimolazione iniziale. Ciò può comportare paralisi muscolare, paralisi respiratoria e morte.
L’overdose da cocaina sopraggiunge inaspettatamente, è caratterizzata da una certa imprevedibilità e sembra legata a particolari condizioni di vulnerabilità individuale: l’intossicazione acuta, dovuta all’assunzione di dosi elevate, si manifesta con forti tremori, tachicardia, ipertensione, pupille dilatate, stato confusionale con allucinazioni e deliri. L’innalzamento della temperatura corporea e convulsioni portano a stati d’incoscienza e, in caso di disfunzioni cardiache o disturbi respiratori, anche alla morte.
A differenza che per gli oppiacei, non esistono antagonisti specifici per la cocaina, quindi il sovradosaggio può essere affrontato solo attraverso misure sintomatiche di supporto. Altri eventi fatali relativi all’overdose da cocaina sono relativi a possibili ictus cerebrali e infarti cardiaci.
L’overdose è la causa più diretta di morte per l’uso di eroina, si manifesta associando eroina ad alcol o psicofarmaci, ma anche per concentrazioni di eroina diverse dalla roba utilizzata normalmente. I sintomi dell’overdose sono incoscienza o coma, depressione respiratoria, pupille a “spillo”, riduzione della temperatura corporea, bradicardia, assenza di risposta agli stimoli esterni, cianosi cutanea, anossia cerebrale, insufficienza cardio-respiratoria acuta.
L’overdose da oppiacei è caratterizzata da euforia, rossore, prurito cutaneo (in particolare con la morfina), miosi, sonnolenza, diminuzione della frequenza e dell’ampiezza del respiro, ipotensione, bradicardia, diminuzione della temperatura corporea.
Intossicazione da marijuana
Utilizzatori di marijuana che hanno assunto dosi elevate di droga possono manifestare psicosi tossiche acute, come allucinazioni, illusioni e depersonalizzazione.
- Sintomi principali sono tremori muscolari e marcata confusione.
- Intossicazione da LSD e allucinogeni
- La sintomatologia cambia in funzione dell’origine:
- Sindrome da anticolinergici (cute rossa, secchezza delle mucose, dilatazione pupillare, tachicardia, ritenzione urinaria
- Allucinazioni visive, dilatazione pupillare
- Delirio e coma
- (Fonte: “Focus sulle droghe” Briefing dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze)
OVERDOSE: una delle maggiori cause di decesso tra i giovani
Secondo i dati riportati dall’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze in Europa, l’overdose è una delle maggiori cause di decesso tra i giovani.
Dal 1990 in Europa occidentale sono stati registrati quasi 100.000 decessi improvvisi correlati al consumo di stupefacenti, gran parte dei quali può essere attribuita ad overdose associata al consumo di oppiacei.
Per “decessi per overdose” si intendono i decessi direttamente causati dal consumo di una o più sostanze stupefacenti. I decessi per overdose si verificano poco dopo l’assunzione della o delle sostanze.
Decessi per overdose e sostanze interessate
Ogni anno in Europa si registrano oltre 8.000 decessi improvvisi correlati agli stupefacenti. Fra il 1990 e il 2002 sono pervenute all’OEDT segnalazioni per quasi 100.000 casi. Tali dati non sono che una stima minima dei decessi per overdose in Europa, essendo verosimile che, in molti paesi, non vengono segnalati tutti i casi. L’overdose resta la principale causa di decesso fra i consumatori di eroina, anche gli oppiacei compaiono nella stragrande maggioranza delle morti per overdose registrate in Europa e svolgono probabilmente un ruolo chiave, sebbene siano spesso individuati in combinazione con altre sostanze nel sangue delle vittime.
L’overdose da oppiacei è una delle principali cause di morte fra i giovani, specialmente uomini, residenti nelle aree urbane di molti paesi dell’Unione Europea.
Il profilo delle vittime di overdose
Nell’Unione Europea, la maggior parte delle vittime di overdose è costituita da giovani, di età compresa tra i 20 e i 45 anni, con una media compresa fra i 30 e i 40. Nella maggioranza dei casi, le vittime sono uomini, in percentuale variabile fra il 70 e il 93% nei diversi paesi dell’Unione.
Vari studi hanno evidenziato un più alto tasso di mortalità fra i consumatori di oppiacei di sesso maschile rispetto alle donne. Alcune differenze di genere si possono spiegare con livelli più elevati di comportamento a rischio fra gli uomini, tra cui l’iniziazione precoce all’uso, la poliassunzione di sostanze stupefacenti unita al consumo di alcol, l’assunzione solitaria per via parenterale e un più alto tasso di carcerazione.
I decessi per overdose tendono a verificarsi tra consumatori esperti e con un più grave livello di dipendenza, anziché fra consumatori giovani e inesperti.
Le condizioni dell’overdose sono tristemente note
L’assunzione di oppiacei per via parenterale aumenta considerevolmente il rischio di overdose; Anche il fumo o l’inalazione di eroina possono causare overdose, ma il rischio è notevolmente inferiore.
Sebbene la quantità di eroina consumata sembri influire sulle morti per overdose, i livelli di eroina presenti nel sangue delle vittime variano considerevolmente. La combinazione di eroina e altre droghe, che determina una tossicità da poliassunzione, è considerata uno dei maggiori fattori di rischio per le overdose da eroina. Tra le sostanze particolarmente associate alla tossicità da poliassunzione figurano altri depressori del sistema nervoso centrale, segnatamente alcol e benzodiazepine.
La ripresa dell’uso di eroina dopo un periodo di astinenza, in particolare dopo una terapia di disintossicazione o un periodo in carcere, è stata individuata come un altro importante fattore di rischio di overdose. Nei periodi di astinenza, la tolleranza agli oppiacei diminuisce, fatto che i consumatori forse preferiscono ignorare o di cui semplicemente non sono consapevoli.
I tassi di suicidio sono elevati fra i consumatori di stupefacenti per via parenterale. I consumatori soggetti a depressione sono particolarmente vulnerabili. I consumatori che si iniettano stupefacenti in luoghi pubblici sembrano essere più a rischio di overdose. Alcuni consumatori di oppiacei riferiscono frequenti overdose non fatali; è probabile che questo gruppo sia sproporzionatamente a rischio di una successiva overdose fatale. Poiché molte overdose da oppiacei si verificano in presenza di altri consumatori, esiste la possibilità di intervenire. Tuttavia, gli studi indicano che coloro che assistono ad un attacco per overdose spesso reagiscono in modo inadeguato o poco tempestivo. Tra i motivi di questo comportamento figurano la mancanza di conoscenza, la difficoltà ad individuare una situazione do overdose e il timore dell’intervento della polizia.