Addiction

Cocaina

Altri nomi: Coca, Neve, Freebase, Crack

La sostanza
La cocaina è una sostanza estratta dalle foglie della pianta sudamericana della coca. Si presenta sotto forma di polvere bianca cristallina dal gusto amaro, se pura, poco densa e porosa. Si può tirare ma iniettandola o fumandola, il rischio di dipendenza è maggiore. Più raramente viene ingerita o consumata applicandola sulle mucose al di sotto delle gengive.


La cocaina agisce sul sistema nervoso centrale ed è considerata una droga di prestazione e potenziamento dell’ego. La cocaina aumenta la concentrazione di dopamina, sintetizzata dall’organismo, nel cervello. La dopamina è al centro del sistema di gratificazione del cervello, il che significa che attiva una serie di funzioni cerebrali connesse con sensazioni piacevoli come quelle che si provano mangiando, bevendo, facendo sesso e trovando riconoscimento sociale.


La cocaina è uno stimolante che ti può rende euforico, facilitando i contatti con gli altri e darti l’impressione di una certa onnipotenza. L’effetto della cocaina dipende comunque molto dal “set” e dal “setting”. Fai però attenzione visto che con l’aumento della quantità aumentano anche i rischi di soffrire di sentimenti di ansia e persecuzione.


In genere, nei campioni di cocaina analizzati, il contenuto di sostanza attiva si aggira approssimativamente attorno al 50% (minimo 30% massimo 80%). Senza un’analisi chimica della sostanza è quindi impossibile stabilire esattamente cosa c’è nella polvere e in quali quantità. La dose media va dai 50 ai 100 mg. Nel caso di un consumo prolungato, si può arrivare fino a 300 mg. Se viene fumata, sono consumati da 50 a 350 mg.
Se invece viene iniettata, la dose varia tra 70 e 150 mg. L’effetto dura da 1 a 2 ore. Se è invece fumata o iniettata, l’effetto è più breve e intenso.


Il freebase, ovvero cocaina sotto forma di base libera, viene usata soprattutto negli Stati Uniti a partire dagli anni ’70. Si ottiene dalla cocaina per riscaldamento e aggiunta di bicarbonato di sodio in soluzione acquosa. Questa sostanza è più pura rispetto alla pasta di coca e presenta un’elevata volatilità che consente alla cocaina freebase di essere facilmente fumata, sia pura che mescolata a tabacco o a canapa.


Il crack è una sostanza cristallina ottenuta sciogliendo la cocaina in ammoniaca per poi essere fumata con una pipa. Gli effetti sono più pesanti di quelli dovuti allo sniffo, ma di minore durata (dai 3 ai 5 minuti), simili a quelli dell’iniezione endovenosa. Questo metodo di assunzione crea moltissima dipendenza che nel caso del crack può diventare anche fisica.

 

Gli effetti
Se sniffata, la cocaina produce i sui effetti nel giro di 2-3 minuti, se fumata o iniettata già dopo pochi secondi.
La cocaina produce effetti molto potenti durante i primi 10 minuti. Il picco dell’effetto è immediato ma di breve durata. Nel primo quarto d’ora la cocaina dà una forte sensazione di euforia e benessere; si avvertono dei forti stimoli fisici, intellettuali e sensoriali. Si ha inoltre l’illusione di un aumento dell’attenzione e la sensazione di possedere una maggiore precisione nel movimento. Segue la fase dell’esaltazione e dell’ipercomunicabilità, dove si ha la sensazione di vedere e capire tutto. Si diventa molto meno sensibili al dolore, alla fatica e alla fame. Questi effetti possono durare per 1 o 2 ore. La discesa è caratterizzata da sonnolenza, lieve depressione e rallentamento dei riflessi. Parallelamente aumenta anche il desiderio di tirare un’altra striscia (il “craving”).


La cocaina offre una ricompensa al cervello senza alcun bisogno di meritarsela, cosicché, in caso di uso frequente, c’è il rischio di disadattamento sociale. I consumatori abituali sono spesso considerati insensibili, aggressivi e asociali.
La cocaina è riscontrabile nell’urina per un periodo oscillante dalle 12 ore ai 3 giorni.

 

Rischi ed effetti collaterali
Durante la salita è possibile sentirsi angosciati. In questo caso non bisogna opporre resistenze, passerà presto. La cocaina determina un aumento della pressione
arteriosa; se soffri di particolari problemi può essere pericoloso soprattutto se assumi anche altre sostanze.
Se hai problemi di autostima sei un soggetto molto esposto al rischio di consumo abituale. Un consumo regolare rafforza gli effetti collaterali indesiderati di questa sostanza: disturbi psichici come instabilità emotiva, insonnia, irritabilità, scatti di violenza, paure infondate (paranoia); modificazioni del comportamento relativo alla mobilità come iperattività, contrazioni nervose e movimenti stereotipati; alterazioni organiche come convulsioni, tremore, danni al fegato, aritmie cardiache e in casi gravi infarto cardiaco o ictus cerebrale. Con il tempo la cocaina provoca un’incapacità cronica di provare piacere.


La cocaina dà molta assuefazione. Un consumatore assiduo ha bisogno una dose 10 volte superiore a quella iniziale per ottenere gli stessi effetti della prima volta, è perciò facile diventarne dipendenti anche perché, visti i suoi effetti, non è incompatibile con le attività lavorative. La discesa è molto difficile perché si ritorna alla realtà perdendo la carica e la stima di sé e si è quindi fortemente tentati di assumerla nuovamente per attenuare fatica e depressione. Il rischio di “craving” è quindi molto elevato.


Tra gli effetti secondari, sono stati riscontrati disturbi del sonno, cattivo umore, aggressività, ansia, stati di delirio, depressione disturbi della memoria e della concentrazione, crampi e tremori muscolari, restringimento dei vasi sanguigni e, nei casi più estremi, anche infarti o ictus cerebrali nei casi di overdose.
Nei consumatori abituali possono verificarsi ripetute microlesioni nel cervello con rischio di demenza.
Sul piano sessuale, se la cocaina è un forte stimolante, riduce, nel contempo, la sensibilità rendendo difficile l’eiaculazione e, dosi eccessive, possono alla lunga condurre all’impotenza.


Un’overdose di cocaina è possibile, a seconda della quantità assorbita e dalle modalità di assorbimento (in particolare l’iniezione endovenosa). In questi casi deve essere praticato entro un’ora un intervento medico.
Le interazioni con i medicamenti possono causare un aumento repentino della pressione del sangue con rischio di ipertensione arteriosa e possibile esito letale.

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