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Il consumo di sostanze psicoattive durante l’adolescenza, oltre a rappresentare un potenziale rischio per i giovani, spesso sfocia in un malessere esteso a tutto l’ambiente familiare. 

Sebbene in questa fase dello sviluppo la cannabis sia, insieme ad alcol e tabacco, la sostanza maggiormente consumata tra i giovani, i dati ci confermano che solo una minoranza degli adolescenti che accedono a questi consumi sono a rischio di ripercussioni gravi future.

Tali esperienze possono, infatti, far parte di un percorso di sperimentazione circoscritto a questa fascia di età senza necessariamente trasformarsi in un vero e proprio disturbo da uso di sostanza. 

Al contempo queste esperienze, se frequenti e senza una tempestiva presa a carico, possono avere ripercussioni negative sulla salute del giovane e comprometterne progressivamente diversi ambiti esistenziali (bocciature scolastiche, relazioni famigliari disfunzionali, chiusura relazionale, ecc).

Per questi motivi e all’interno di questa cornice, il Servizio Ingrado propone il progetto di Mediazione Adolescenti Parenti Sostanza. Quest’ultimo si propone di affrontare la tematica del consumo promuovendo un clima familiare caratterizzato dal dialogo, attraverso colloqui di tipo familiare alternati ad altri di tipo individuale. 

Gli incontri sono gestiti da professionisti del settore con specializzazioni differenti (educatori e psicologi) che interverranno secondo le specifiche necessità.